lunedì 25 aprile 2016

Il tanto atteso Balsamo balsamico all'olio 31!

Buongiorno a tutti/e,
😉
Come promesso vi parlerò del fantastico 


Balsamo balsamico all'olio 31







Innanzitutto cos'è un balsamo balsamico?


Beh avete presente il Vick's Vaporub, l'unguento che ci spalmavamo sul petto quando eravamo piccoli, per qualsiasi malanno? Ecco è la stessa cosa, solo che è completamente naturale e soprattutto senza la vaselina bianca! :) 😉 


Solitamente gli oli essenziali utilizzati per il trattamento delle affezioni delle vie respiratorie sono quelli di canfora, menta, eucalipto, ecc.. Io ho deciso di formulare un prodotto ancora più completo che contenesse non solo queste piante, ma anche tutte le altre piante balsamiche. Ho scelto un olio che contenesse in totale ben 31 piante balsamiche: l'olio 31, in particolare ho usato quello della ditta Just, la principale produttrice! 

L'olio 31 viene anche usato in realtà come stimolante e rigenerante per i muscoli, rassodante e purificante per la pelle, ma soprattutto come antidolorifico per dolori muscolari e per il mal di testa. Trova applicazione anche nei messaggi, in casa per purificare e profumare l'ambiente, nella vasca da bagno per le sue azioni benefiche sulla pelle, ma soprattutto per le sue proprietà antibatteriche e balsamiche naturali per trattare sintomi influenzali, raffreddore, tosse. Insomma davvero innumerevoli sono le sue proprietà. 


Capite bene quindi che questo olio è il più indicato è il più completo per la preparazione del nostro balsamo balsamico. 




Quando serve e come agisce quindi il balsamo balsamico?


Questo balsamo balsamico all'olio 31 una volta applicato sprigiona il suo profumo che viene così inalato favorendo una buona respirazione. Inoltre la sua applicazione topica va ad agire sulle vie respiratorie più profonde come anche i bronchi, aiutando anche ad espettorare in caso di tosse. 



Come applicare il balsamo balsamico?



Dopo aver controllato di NON avere la superficie cutanea con ferite o con abrasioni, questo rimedio viene utilizzato applicando dapprima una piccola quantità sul petto, sulla gola e sul dorso, e successivamente stendendo uno strato spesso sul petto così da permettere una maggiore inalazione.

Solitamente si utilizza la sera prima di andare a dormire ed a questa applicazione si può associare un'altra applicazione durante la giornata, in ogni caso solitamente non si superano le 2 applicazioni al giorno. 

Si consiglia di indossare vestiti ampi che permettano una migliore inalazione, mantenersi comunque coperti per non peggiorare lo stato di malattia. 

Per non sprecare niente, una volta spalmato il balsamo balsamico sulla pelle, se non si ha la pelle lesa, si può spalmare il residuo presente sulle nostre mani alla base delle narici o inalare direttamente dalle mani.



Quindi non ci resta che ANNusarlo!!! :D


Spero di avervi interessato anche oggi,Resto sempre a disposizione x chiarimenti o informazioni al mio indirizzo mail: manfrinato91@gmail.com

A presto,Jessica Manfrinato




domenica 24 aprile 2016

Idee regalo in previsione della festa della mamma :)

Buongiorno a tutti/e,
presto sarà la tanto attesa FESTA DELLA MAMMA e Just nature cosmetics si sta attrezzando a dovere per creare un meraviglioso pensierino fatto su misura per la propria mamma! Una selezione in formato ridotto di prodotti specifici per rilassarsi, per coccolarsi e per rigenerarsi, completamente dedicata alla propria mamma! Ma non solo! A qualsiasi donna! In occasione di una ricorrenza speciale in cui si vuole festeggiare la propria donna, che sia essa mamma, nonna, fidanzata, amica...beh in questo piccolo cofanetto si troverà come dice la scritta "un grande augurio" o meglio "un sacco di desideri"! Emoticon smile
Quindi....non esitate a contattarmi per avere maggiori informazioni!! :)

Vi lascio sempre il mio indirizzo email: manfrinato91@gmail.com
A presto, 
Jessica Manfrinato 
Emoticon smile

giovedì 14 aprile 2016

La odiamo, non la sopportiamo, e allora...come la trattiamo questa tanto detestata cellulite?? :)

Buongiorno a tutti, 
oggi vi voglio parlare della tanto odiata cellulite! Vediamo un po' insieme di cosa si tratta da un punto di vista scientifico e poi....come la curiamo? :)

Il termine “cellulite” è stato usato a partire dal 1920 in campo medico per definire certe malattie reumatiche che colpiscono soprattutto il sistema muscolare e tendineo. Letteralmente significa “infiammazione delle cellule” e quindi il termine cellulite trasferito al problema di inestetismo cutaneo è del tutto improprio. La definizione più corretta dovrebbe essere “dermo-ipodermosi” o “mesenchimopatia”, ma tant’è, ormai è difficile depennare il termine cellulite dal campo cosmetico.

Nella cellulite sono infatti in realtà profondamente alterati sia la forma della cellula adiposa che, principalmente, i suoi rapporti con il tessuto connettivo dermico. Nell’ipoderma si verifica progressivamente un mutamento che porta alla fine allo stato cellulitico. La cellulite può svilupparsi anche in soggetti magri ed in assenza di qualsiasi cuscinetto adiposo. Deve essere interpretata come un processo degenerativo del tessuto adiposo ipodermico, interessante le trame connettivali del derma ed i piccoli vasi che attraversano questi tessuti. Proprio da questi esami istologici è emersa la più recente definizione della cellulite, definita “alterazione connettivo-vascolare”. SI verifica, in sostanza, una modifica della permeabilità dei piccoli vasi e da questa alterazione origina l’edema cellulitico.

Indubbiamente la stasi venosa e l’aumentata permeabilità dei capillari, frequenti nel sesso femminile, vanno considerati come uno dei principali fattori scatenanti da cui si origina la dermo-ipodermosi cellulitica. Si è anche accertato con esami specifici che la cellulite presenta un comportamento termico detto “a mosaico”. Esistono zone in cui la temperatura cutanea è inferiore alla media e queste zone corrispondono proprio a quelle interessate dal fenomeno cellulitico.

E’ stato proprio questo tipo di indagine che ha permesso di aprire prospettive nuove nel trattamento della cellulite, indicando nei podotti che diminuiscono la permeabilità e la fragilità capillare ed in quelli che migliorano l’irrorazione sanguigna ed il ritmo venoso, il mezzo più idoneo per prevenire ed attenuare l’evoluzione del processo cellulitico verso la sclerosi.

Sulla base di quando appena spiegato, si possono definire diverse tipologie di sostanze anticellulitiche, vediamole nel dettaglio.

LO IODIO E I SUOI DERIVATI

Sono impiegati gli estratti di alghe marine come il Fucus vesciculosus (detta quercia marina) contenente iodio organico. Questi si usano per mobilitare il grasso. La cellulite non è semplice adiposità localizzata, ma è grasso racchiuso in noduli. Il suo utilizzo quindi è utile per lo più per adiposità localizzate, ma poco pratico nel trattamento della cellulite, a meno che non venga usato insieme ad altre sostanze più specifiche . Inoltre può dare problemi in caso di patologie relative agli ormoni tiroidei (ipo o iper tiroidismo).

LE SAPONINE DELL’IPPOCASTANO E DELL’EDERA

L’escina estratta dall’Ippocastano e l’ederina estratta dall’Edera, sono i glucosidi attivi anticellulitici. Influiscono positivamente soprattutto nei primi stadi della cellulite, sulla rimozione dei liquidi interstiziali. Hanno un’accertata e sperimentata attività antiedemigena ed un positivo effetto sulla abnorme permeabilità capillare.

ALTRI ESTRATTI NATURALI

Poiché la cellulite abbiamo detto derivare da un’alterazione della permeabilità capillare, sicuramente 
l’uso dell’estratto di Centella asiatica risulta più che idoneo. la centella, rinforzando ed elasticizzando le pareti dei vasi sanguigni, favorisce la corretta circolazione periferica ed è quindi indicata per prevenire e trattare varici, riducendo la permeabilità capillare e l’edema sottocutaneo. Accanto alla Centella possiamo trovare anche l’estratto di Rusco che invece ha azione drenante e va ad agire in caso di problematiche come vene varicose o insufficienza venosa. Entrambi infatti vengono usati nel trattamento non solo della cellulite, ma anche di gambe stanche e pesanti. In associazione a questi due per migliorare la funzionalità del microcircolo possiamo anche trovare l’estratto di Vite rossa, antinfiammatorio, tonico e vaso protettore.

Poiché la cellulite viene ritenuta un’infiammazione del tessuto si consiglia anche l’uso di estratti come l’estratto di Bromelina (estratto del gambo dell’ananas). L’ananas è un potente antinfiammatorio, tant’è che è stato messo in commercio pure un farmaco antinfiammatorio con questo principio. In dosi inferiori viene quindi usato, sotto forma di estratto naturale, nel trattamento della cellulite. Inoltre ha azione diuretica andando a ridurre il ristagno di liquidi tipico della cellulite. Proprio per questa azione diuretica, le si può anche affiancare l’estratto di Cetriolo e l’estratto di Ribes nero, entrambi usati per la loro azione depurativa e drenante.

LE MIE PREPARAZIONI

Nelle mie preparazioni ho usato tutti questi estratti per preparare un gel anticellulite, un roll-on anticellulite ed una crema anticellulite. Per cercare di utilizzare tutti gli estratti si possono inserire alcune sostanze nel gel, altre nel roll-on ed altre nella crema, ed avere così un trattamento completo. Purtroppo più di una certa percentuale di sostanze attive i prodotti non la accettano, da qui nasce quindi l’esigenza di creare formulazioni distinte, così da poter agire su più punti con un effetto sinergico.









L’ultima innovazione nel trattamento della cellulite, è stata produrre una formulazione roll-on così da facilitare e accelerare l’applicazione anche nei momenti in cui la routine quotidiana non ce lo concede, o quando ancora si necessita una rapida asciugatura del prodotto sulla pelle.

Vi ho riportato qui una foto rappresentativa del mio:


- gel anticellulite, 

- roll-on, 

- crema anticellulite. 


Grazie per avermi seguita anche oggi,
non esitate a contattarmi: manfrinato91@gmail.com

A presto,
Jessica Manfrinato

P.S. Come promesso nel prossimo post vi parlerò del balsamo balsamico all'olio 31, quindi....continuate a seguirmi :)






martedì 29 marzo 2016

L'iridologia come strumento di autoanalisi! o.O

Buongiorno a tutti,
quest’oggi vi voglio parlare di una disciplina un po’ particolare ma molto interessante: l’iridologia.

Qualche sera fa sono stata ad una conferenza tenuta dalla Naturopata Giuliana Dulio, presso il Centro di Medicina Naturale “La Salute nel Sale” di Vercelli. In questa serata il tema trattato era proprio l’iridologia, come strumento di autoanalisi; secondo la naturopata, infatti, solo sapendo dove si sbaglia si possono correggere gli errori e ritrovare la strada per la salute.

Il Naturopata lavora per favorire il ripristino dell’equilibrio mente-corpo e per stimolare le capacità di autoguarigione di ogni singola persona. Attraverso l’iridologia, il naturopata, analizza l’iride leggendo il suo colore, le sue macchie e tutti i suoi segni, per valutare eventuali squilibri. Si tratta di una tecnica che consente di individuare non solo le cause profonde di una malattia già in atto, ma anche un processo anomalo che non si è ancora manifestato. Grazie all’utilizzo di un iridoscopio, si può effettuare l’analisi dell’iride per vedere eventualmente se sono presenti non solo eventuali squilibri d’organo ma anche elementi determinanti di natura emozionale o mentale.


Ogni occhio ha una sua forma e un suo iride. Attraverso il sistema nervoso e quindi la colonna vertebrale si ha una ramificazione a livello dell’iride che permette di delineare una sorta di mappa proprio nell’occhio con distinzione dei vari organi. In base alla sezione in cui si ha un segno riconosciuto dall’iridologa, si può così risalire all’organo che presenta la problematica ricercata.

Durante l’incontro vengono definite alcune semplici regole di nutrizione. Riguardo al consumo di frutta per esempio si consiglia di assumerla una o due ore prima dei pasti (se assunta dopo tende a fermentare). Cercare di evitare di mescolare più tipi di frutta e scegliere possibilmente quella di stagione. Spesso si soffre infatti di disbiosi cioè un gonfiore microbico o fermentativo legato ad un’alterazione a livello intestinale conseguente ad un’alimentazione scorretta. La disbiosi però può essere dovuta a fattori eziologici non solo alimentari, ma anche per esempio per stress, antibiotici. Altro consiglio importante che ci viene dato è di bere molto, si consigliano in media 1,5-2 litri al giorno. Tuttavia viene suggerito di bere lontano dai pasti oppure se necessario a pasto bere piccoli sorsi. Consigliata invece la tisana digestiva o succhi di verdura in quanto diluiscono le secrezioni gastriche digestive. Per aiutare la corretta digestione, inoltre, si consiglia di cenare prima delle 20 di sera, questo perché il metabolismo risulta rallentato dopo quell’ora. Evitare di accostare il consumo di formaggio a quello di legumi in quanto fermenta e rallenta maggiormente la digestione.

Tutti consigli per avere abitudini alimentari corrette.

A questo punto passiamo allo studio dell’iride, in particolare ci vengono mostrate alcune tipologie di iride che apparentemente sembrano simili ma che in realtà, ad uno sguardo più attento, sono molto diverse.

Ci viene proposta un’iride fibrillare. E’ azzurra con tanti pigmenti bianchi, indice di reattività. Ci viene spiegato dalla Naturopata, infatti, che questo tipo di iride è tipico di una persona molto reattiva e che necessita di eliminare le tossine e aumentare le difese immunitarie in quanto sfoga queste mancanze proprio producendo questi pigmenti. Si tratta solitamente di persone che trattengono le emozioni e che per questo atteggiamento di chiusura, hanno anche una maggiore resistenza al freddo in quanto chiudono i pori trattenendo il caldo. Solitamente sono persone che tendono a mangiare tante proteine e quindi accumulano acido urico a livello renale, segnalati proprio dai pigmenti bianchi nell’iride. In realtà questi soggetti dovrebbero limitare l’uso delle proteine e dei grassi animali. Per quanto riguarda la loro alimentazione si consiglia di bere tanta acqua, mangiare tanta frutta e verdura ed evitare alimentazione acida, ma prediligere una dieta alcalina per esempio con il limone. Questo frutto infatti depura e libera dalle tossine.  Importante integrare con omega 3 ed oli insaturi, limitando i latticini che invece rallentano la digestione. Come esercizi fisici vanno prediletti in questo caso yoga o stretching, esercizi utili ma distensivi per la mente.

Vediamo ora un’iride ematogeno. Ha colorazione marrone e maggiore decolorazione o pigmento a livello della sclera oculare. Si tratta solitamente di persone più emotive che possono diventare reattive solo per accumulo di emozioni. I disturbi patologici si manifestano però dopo molto tempo in quanto si tratta di un’iride molto forte costituzionalmente. Proprio per questo motivo è importante individuare i primi sintomi appena compaiono. Solitamente sono persone ansiose e che possono manifestare problemi a livello della circolazione sanguigna. In questo caso, al contrario di prima, si ha maggiore resistenza alle temperature calde. Hanno sangue più denso che necessita di maggiore ossigenazione, per questo viene consigliato un maggiore apporto di antiossidanti. Dal punto di vista alimentare sempre, avendo anche più difficoltà a perdere peso, si consiglia tanta frutta e verdura freschi. Spesso queste persone necessitano l’utilizzo di molti integratori alimentari. L’ematogeno tende ad accumulare grasso nel sangue rischiando la formazione d coaguli per cui bisogna ridurne il consumo. Come esercizio fisico in questo caso viene invece suggerita un’attività rilassante come le terme, prestando attenzione però alla pressione sanguigna in quanto l’ematogeno ha solitamente pressione altissima o bassissima.

Ci viene poi mostrata un’iride a costituzione mista in cui vediamo un misto tra fibrillare ed ematogena. In base alla componente che prevale si avranno più caratteristiche di uno piuttosto che dell’altro. Si hanno solitamente problematiche metaboliche come aerofagia, stipsi, disbiosi alimentare, frequente infezione da candida, maggiori problemi di natura endocrina (patologie tiroidee, pancreatiche, surrenali, ipofisarie, ovariche o testicolari). Nell’iride mista possiamo avere diverse sotto tipologie, per esempio possiamo avere disturbi urinari per cui si vedranno segni a livello della vescica nella mappatura iridea. Oppure potremo avere una persona particolarmente nervosa e irrequieta che manifesterà sfumature iridee grigie, solitamente su base azzurra, per cui viene consigliata attività fisica per sfogare il soggetto ma anche perché spesso molto soddisfacente anche a livello agonistico.  

Possiamo avere ancora tante altre tipologie di iride, ci vengono mostrate anche quella connettiva, distonica, ghiandolare. Ogni soggetto ha le proprie peculiarità oculari, sicuramente alcuni tratti saranno comuni e altri invece distintivi del singolo individuo. Questa scienza ha molto da offrire quindi in supporto a discipline come la psicologia e la medicina. Si possono rilevare situazioni infiammatorie acute o croniche, fornire utili informazioni sulla costituzione di base della persona e sulle eventuali debolezze dei suoi organi, rilevare cambiamenti dello stato di salute dipendenti dallo stile di vita, oppure ancora rilevare l’accumulo di scarti metabolici.


L’iride registra la natura e l’intensità degli squilibri funzionali, metabolici ed emozionali che ogni persona potrà incontrare nel corso della propria vita. Se anche voi volete sottoporvi ad una visita Iridologica, potete contattare il Centro di MedicinaNaturale “La Salute nel Sale” , Via Chivasso, 5, Vercelli (VC), al numero 0161-701066 per fissare una visita privata con la Naturopata Giuliana Dulio (le visite vengono solitamente effettuate di martedì). 







[Per maggiori informazioni contattare il centro. Qui accanto una breve presentazione della Naturopata che vi visiterà.]
















Grazie per avermi seguita anche oggi,
a presto,
Jessica Manfrinato

lunedì 21 marzo 2016

Cosmoprof, Cosmopack e Nuce health world expo a Bologna Fiere....e per non farci mancare nulla anche uno scorcio di questa magnifica città! :)

Buongiorno a tutti/e,
oggi voglio parlarvi di Bologna città e di Bologna fiera con i suoi magnifici tre eventi: Cosmoprof, Cosmopack e Nuce Health World Expo.
Bologna Fiere

Cosmoprof è una fiera divisa per aree in diversi padiglioni, abbiamo la cosmesi, la profumeria, i capelli, le unghie, l'estetica e la SPA. Tuttavia il padiglione che più mi ha affascinato è stato il Green Pavilon, il padiglione della cosmetica a base naturale.

Un mondo davvero incantevole in cui trovare prodotti di tutti i tipi: dai saponi più strani, alle bombe da bagno a forma di torta, alla crema per il viso tutta a base di melograno antiage, ai sali da bagno dalla più innovative combinazioni di profanazioni, alle maschere per il viso da prepararsi sul momento. Insomma, tante fantastiche ed estrose preparazioni dal mondo della natura. Ma non solo! Troviamo anche stand per ottenere certificazioni vegan dei propri prodotti, oppure certificazioni biologiche al 100% sempre in ambito cosmetico! In altri stand invece vengono effettuate dimostrazioni sui possibili clienti per testare le nuove maschere viso antiage, oppure le varie profumazioni di scrub, oppure ancora le più innovative tecnologie brevettate. Proseguendo lungo il padiglione troviamo stand dai più simpatici ai più eleganti.



Si contraddistinguono in particolare due stand a mio parere. Uno in cui i rappresentanti dell'azienda sono in un laboratorio virtuale ricostruito, che preparano al momento il gel di aloe vera prelevandolo direttamente dalle foglie, per poi imbottigliarlo e darlo direttamente in omaggio ai visitatori.




Un altro stand ad effetto ottico rilevante è stato quello della "Lavanda del lago di Garda" in cui ci si ritrovava davanti ad una distesa di lavanda sotto forma di sali da bagno, di profumatori per ambienti o per cassetti, di saponi..tante preparazioni per uno stand tutto in viola!


Ma la vera novità su cui si vuole puntare è la cosmetica su misura, in cui le preparazioni non saranno più generiche di mercato ma ad hoc sul singolo cliente, per soddisfare le diverse esigenze.





(Come potete leggere nell'articolo qui accanto, pubblicato pochi giorni fa su "La Stampa")





Ma lasciamo questa splendida fiera per dirigerci al Cosmopack.

Qui possiamo trovare invece materie prime, macchinari e automazione, packaging e soluzioni a tutto tondo. Troviamo macchinari per imballaggio, macchinari per produzione su larga scala di cosmetica, ma anche ditte di etichettatura e ditte di packaging.



L'obiettivo delle aziende è di proporre nuovi materiali, formulazioni di nuove texture, progettazione di nuovi impianti produttivi e di imballaggi dal design innovativo.

Lasciamo questa fiera molto interessante e dai mille colori, per dirigerci verso la fiera di Nuce Health Wolrd Expo, l'unico evento italiano dedicato all’industria nutraceutica, cosmeceutica, ai functional foods & drinks e agli health ingredients.

Troviamo stand di aziende venditrici di estratti botanici, integratori alimentari, ingredienti naturali per nutrienti e bevande oppure per cosmetici, ma non solo!

Troviamo anche strumentazioni di laboratorio per controllare la carica microbica dei propri preparati, così da evitare le lunghe preparazioni su piastra che altrimenti necessiterebbero ore se non giornate intere di attesa. Mi riferisco ad uno stand in particolare che propone un metodo automatizzato in cui usando diverse provette, colorate a seconda del terreno su cui si vuole testare (x es. acqua, carne, pesce, ecc) si utilizza un campione di prodotto cosmetico e lo si inserisce in provetta. Lasciando agire il lisato batterico se è presente una carica microbica la provetta cambierà colore. Si riuscirà a valutare la carica microbica a seconda di parametri aziendali definiti e a seconda del cambiamento cromatografico più o meno repentino.

Ma vi voglio parlare anche di un altro stand altrettanto interessante. Lo stand di Epo, un'azienda che vende estratti officinali, offre una vasta gamma di prodotti caratterizzati dall'essere identificati molecolarmente con una nuova tecnica definita "DNA barcording". Questo metodo permette di identificare in modo più accurato e sicuro qualsiasi specie vivente così da non dover più ricorrere al metodo tassonomico classico.



Tante novità, tanti colori, tanto ancora da imparare e conoscere! La fiera è questo ma anche tanto altro!


Bologna città: la Dotta e la Ghiotta

Bologna ha un bellissimo centro, tutto racchiuso in palazzi antichi in cui il minimo dettaglio viene curato! In particolare tre sono le chiese che riusciamo a visitare grazie anche alle giornate FAI di primavera e subito siamo rapiti dalla loro architettura.

Il santuario di Santa Maria della Vita, con la sua cupola barocca e accanto l'oratorio della confraternita dei Battuti in cui si può ammirare il complesso scultoreo in terracotta con statue poco più grandi del normale.






La Chiesa di San Domenico, sede principale dell'ordine dei frati predicatori, conserva all'interno i resti del santo fondatore in un'Arca, opera di Nicola Pisano, decorata da numerosi artisti, tra cui possiamo ritrovare anche gli angeli di Michelangelo Buonarroti.
Uno degli angeli in particolare tiene in mano la città di Bologna. Lungo la chiesa troviamo anche tre organi a canne, tra cui quello al quale si esercitava Mozart quando era ospite a Bologna. Dietro all'altare, nell'abside, si trova infine il preziosissimo e monumentale coro ligneo, uno straordinario lavoro di intarsio in tipico stile rinascimentale.


Proseguiamo poi per la Chiesa di Santo Stefano (le Sette Chiese) una chiesa dentro l'altra dedicate ai martiri, ai bersaglieri, ai caduti dell'aeronautica militare, tante strutture diverse ma racchiuse in unica chiesa.




Nel chiostro possiamo anche trovare un antico museo dell'erboristeria gestito da frati che rivendono sostanze naturali come estratti, oli essenziali, essenze, tutti prodotti da sorelle o fratelli di altri conventi d'Italia.

Dopo queste interessanti visite ci concediamo una piccola tappa caffè al Bar Rosa Rosae in cui un simpaticissimo barista ci insegna l'importanza del culto del caffè! In particolare ci dice che il caffè andrebbe sempre servito con un goccio d'acqua frizzante da bere prima, questo perché le bollicine hanno la funzione di attivare le papille gustative, così da permettere una migliore degustazione del caffè stesso!

Dopo questa lezione molto breve, facciamo un'ultima visita alla Torre degli asinelli con i suoi quasi 500 gradini per vedere il magnifico panorama Bolognese!


Insomma, una città magnifica!!

Spero di avervi interessato un po', e fatto vivere fiera e centro città appieno!


A presto,
Jessica Manfrinato

mercoledì 16 marzo 2016

In occasione del Seminario "Non melanoma skin cancer" , parliamo di prevenzione con l'AUTOESPLORAZIONE!

In occasione del Seminario “Non Melanoma Skin Cancer”, un corso monotematico in dermo-oncologia organizzato sabato 12 Marzo 2016, vi voglio parlare di quanto sia importante nella prevenzione anche l’AUTOESPLORAZIONE.

Il Seminario, organizzato dall’ADOI (Associazione dei Dermatologi Ospedalieri Italiani), ha visto confrontarsi professionisti del settore proprio per fare il punto su come anche i tumori della pelle, non configurabili come melanomi, siano in netto aumento.

Si tratta di carcinomi cutanei di varie tipologie che sono in netto aumento negli ultimi decenni, anche nella città di Vercelli, a causa dell’incremento dell’età media della popolazione e della sempre maggiore esposizione solare non protetta. Il reparto di Dermatologia dell’ospedale S.Andrea ha asportato nel 2014 ben 550 carcinomi basocellulari e 150 carcinomi spinocellulari. Non solo melanomi, per l’appunto.

Per ridurre il verificarsi di queste patologie, si sta cercando sempre più di sensibilizzare la popolazione. Si vuole innanzitutto dimostrare come l’utilizzo di buoni fotoprotettori siano utili e indispensabili durante un’esposizione solare. Inoltre, si cerca di indurre la popolazione ad inserire nella quotidianità la pratica preventiva dell’autoesplorazione.

Ma andiamo a vedere meglio in cosa consiste queste prevenzione.

L’autoesplorazione è un controllo periodico della cute ed è fondamentale per la diagnosi precoce di sviluppo di tumori della pelle, come il melanoma.

Si parte innanzitutto dall’analizzare il corpo visivamente, si devono seguire 5 semplici passi che vanno ripetuti periodicamente.






Davanti allo specchio esamina la parte anteriore e posteriore del corpo aiutandoti con uno specchietto per visualizzare i punti più nascosti. Alza le braccia per controllare anche il costato.







Piega i gomiti e controlla gli avambracci su entrambi i lati











Controlla con attenzione le gambe avanti e dietro senza tralasciare la piega del ginocchio, le piante dei piedi e tra le dita.







Con il doppio specchio esamina la parte posteriore del collo scostando i capelli in caso coprano la cute. Poi sali ed esplora il cuoio capelluto.








Esamina schiena e natiche.








Se si vedono nei sospetti, si può iniziare a dare una prima valutazione in base a questa serie di controlli.




Asimmetria: i maligni sono asimmetrici, tutti i nevi benigni sono simmetrici.









Bordi: i bordi del melanoma sono irregolari e frastagliati, mentre i nevi benigni sono sempre regolari e uniformi.









Colore: il colore dei nevi maligni può variare dal nero al marrone e con tonalità anche rossastre. I nevi benigni solitamente hanno un colore unico ed uniforme.










Diametro: i nevi maligni sono solitamente superiori ai 5 mm di diametro, mentre i nevi benigni sono generalmente piccoli.






Evoluzione: il rapido cambiamento delle proporzioni e del diametro di qualunque nevo o macchia pigmentata deve sempre renderci sospettosi.





Per effettuare un’efficace autoesplorazione dei propri nevi è opportuno saperli distinguere infatti, in modo da non trascurare situazioni che necessitano di un parere professionale.

Dopo ogni esplorazione effettuata su tutto il corpo, se si hanno dubbi è opportuno consultare il dermatologo, che con la sua esperienza e l’ausilio di tecniche diagnostiche effettua una diagnosi più sicura e consiglia il giusto trattamento.

Non trascurarti..prenditi 5 minuti e controllati periodicamente..potresti accorgerti in tempo di un melanoma o un non melanoma da rimuovere!

Grazie dell’attenzine,

spero di avervi interessato anche oggi e soprattutto di esser riuscita anche io a convincervi a effettuare l'autosplorazione periodicamente!

A presto,
Jessica Manfrinato




martedì 15 marzo 2016

Gel freddo-caldo antinfiammatorio e antidolorifico :)

Rieccoci :)

Buongiorno a tutti/e, 



oggi vorrei parlarvi di un gel antinfiammatorio e antidolorifico che ho formulato in questi giorni. Si tratta di un gel freddo-caldo. Ho creato questo gel per applicarlo in caso di dolore articolare, nevralgie o contratture. Dopo un’iniziale sensazione di freschezza, lascia poi spazio al calore, così alternando due sensazioni in ugual modo piacevoli.




Per esempio nel caso della contrattura muscolare personalmente ho trovato sollievo in quanto il calore aiuta a rilassare la muscolatura, ma la freschezza iniziale dà il sollievo immediato tanto ricercato in caso di dolore.

Ma vediamo più nel dettaglio da cosa è composto questo gel..


Innanzitutto ho usato l’ARNICA, una pianta molto utilizzata per la sua azione antinfiammatoria.

L’origine del nome è abbastanza oscura, potrebbe essere una deformazione del greco "ptarmica", termine che significa che fa starnutire. Ignota nell’antichità, questa pianta venne citata per la prima volta da S. Ildegarda e, in seguito, utilizzata dalla scuola medica di Salerno. Nel XVI secolo, Mattioli la descrisse e la disegnò, poi i medici la prescrissero. Su di essa ci furono discussioni interminabili riguardo le sue virtù terapeutiche e gli eventuali danni che poteva causare. L’arnica, nel XIX secolo, era chiamata la china dei poveri, per le sue proprietà febbrifughe. Ai giorni nostri, è stata riconosciuta come tossica per uso interno poiché pericolosa per i visceri e il sistema nervoso. Bisogna perciò destinarla unicamente all’uso esterno, sia per uomini che per animali, salvo prescrizione medica.

L’arnica viene usata infatti per traumi fisici come ematomi, fratture, contusioni, distorsioni, infiammazioni o ancora strappi muscolari o nevralgie. Si usa anche nel trattamento delle gambe pesanti o per problemi di fragilità capillare.

Come potete ben notare un potente antinfiammatorio naturale, indicato quindi per la mia preparazione.

La seconda sostanza invece è il PEPERONCINO, una pianta usata per alleviare dolori come nevralgie, reumatismi, distorsioni, stati infiammatori.

L’origine del nome è derivato dal latino "Capsicum", cioè capsa, scatola, perché i semi sono racchiusi nel frutto come in una scatola, oppure dal greco "Kapto", mordo, per il sapore piccante dei frutti.

Questo frutto, dotato, come abbiamo detto poco fa, di numerose proprietà, è il responsabile anche della sensazione di calore sulla pelle. Il suo principio attivo è la capsaicina o capsicina. Questa sostanza è dotata della capacità di provocare la sensazione di calore e bruciore senza causare però lesioni reali a livello cutaneo o mucoso. Gli effetti in realtà sono infatti dovuto alla stimolazione di alcuni recettori (i recettori vanilloidi TRPV1) che sono responsabili della sensazione del calore. La capsaicina inoltre, sempre tramite questi recettori, agisce prima come desensibilizzante e poi come analgesico, andando quindi a contribuire nell’azione del mio gel.

Ultima sostanza utilizzata per il mio gel è l’olio essenziale di MENTA, rinfrescante e antinfiammatorio.


Il nome "Mentha", secondo la mitologia greca, deriva da quello di una ninfa: Minte, amata da Ade, che Proserpina, per gelosia, tramutò in pianta. La menta era conosciuta in tempi remoti per le sue proprietà medicinali, i Cinesi anticamente ne vantavano già proprietà calmanti e antispasmodiche. Ippocrate la considerava afrodisiaca, mentre Plinio ne vantava l’azione analgesica. 

Tutte le specie di menta hanno praticamente le stesse proprietà medicinali, dovute, principalmente, ad un alcol estratto dall’essenza della menta, il mentolo. Questo è un ottimo antisettico e analgesico.

Nella mia preparazione la menta ovviamente è stata inserita per le proprietà antinfiammatorie, viene infatti usata per dare anche sollievo alle tensioni cervicali e in caso di dolori muscolari grazie all’effetto analgesico e antireumatico. Tuttavia il suo utilizzo in formulazione è stato anche voluto per la presenza dell’effetto rinfrescante. E’ un calmante naturale dotato infatti di azione antinfiammatoria e antisettica.

Come potete constatare quindi sono estratti di piante, che in realtà possiamo trovare in Erboristeria o anche tranquillamente coltivare nel nostro giardino, quindi nulla di così introvabile, tant’è che il peperoncino essiccato e polverizzato per esempio è proprio quello da noi coltivato in modo biologico! :)


Un’ultima raccomandazione per l’utilizzo di questo gel: 

la sua applicazione esterna deve avvenire unicamente su cute integra e si deve ovviamente evitare il contatto con occhi, mucose ed organi genitali.

Potete ben immaginare altrimenti l’effetto del peperoncino...sarebbe quello degli spray antiaggressione ;P


Grazie per avermi seguita anche oggi,

per informazioni contattatemi sempre al mio indirizzo mail: manfrinato91@gmail.com

a presto,
Jessica Manfrinato