giovedì 14 aprile 2016

La odiamo, non la sopportiamo, e allora...come la trattiamo questa tanto detestata cellulite?? :)

Buongiorno a tutti, 
oggi vi voglio parlare della tanto odiata cellulite! Vediamo un po' insieme di cosa si tratta da un punto di vista scientifico e poi....come la curiamo? :)

Il termine “cellulite” è stato usato a partire dal 1920 in campo medico per definire certe malattie reumatiche che colpiscono soprattutto il sistema muscolare e tendineo. Letteralmente significa “infiammazione delle cellule” e quindi il termine cellulite trasferito al problema di inestetismo cutaneo è del tutto improprio. La definizione più corretta dovrebbe essere “dermo-ipodermosi” o “mesenchimopatia”, ma tant’è, ormai è difficile depennare il termine cellulite dal campo cosmetico.

Nella cellulite sono infatti in realtà profondamente alterati sia la forma della cellula adiposa che, principalmente, i suoi rapporti con il tessuto connettivo dermico. Nell’ipoderma si verifica progressivamente un mutamento che porta alla fine allo stato cellulitico. La cellulite può svilupparsi anche in soggetti magri ed in assenza di qualsiasi cuscinetto adiposo. Deve essere interpretata come un processo degenerativo del tessuto adiposo ipodermico, interessante le trame connettivali del derma ed i piccoli vasi che attraversano questi tessuti. Proprio da questi esami istologici è emersa la più recente definizione della cellulite, definita “alterazione connettivo-vascolare”. SI verifica, in sostanza, una modifica della permeabilità dei piccoli vasi e da questa alterazione origina l’edema cellulitico.

Indubbiamente la stasi venosa e l’aumentata permeabilità dei capillari, frequenti nel sesso femminile, vanno considerati come uno dei principali fattori scatenanti da cui si origina la dermo-ipodermosi cellulitica. Si è anche accertato con esami specifici che la cellulite presenta un comportamento termico detto “a mosaico”. Esistono zone in cui la temperatura cutanea è inferiore alla media e queste zone corrispondono proprio a quelle interessate dal fenomeno cellulitico.

E’ stato proprio questo tipo di indagine che ha permesso di aprire prospettive nuove nel trattamento della cellulite, indicando nei podotti che diminuiscono la permeabilità e la fragilità capillare ed in quelli che migliorano l’irrorazione sanguigna ed il ritmo venoso, il mezzo più idoneo per prevenire ed attenuare l’evoluzione del processo cellulitico verso la sclerosi.

Sulla base di quando appena spiegato, si possono definire diverse tipologie di sostanze anticellulitiche, vediamole nel dettaglio.

LO IODIO E I SUOI DERIVATI

Sono impiegati gli estratti di alghe marine come il Fucus vesciculosus (detta quercia marina) contenente iodio organico. Questi si usano per mobilitare il grasso. La cellulite non è semplice adiposità localizzata, ma è grasso racchiuso in noduli. Il suo utilizzo quindi è utile per lo più per adiposità localizzate, ma poco pratico nel trattamento della cellulite, a meno che non venga usato insieme ad altre sostanze più specifiche . Inoltre può dare problemi in caso di patologie relative agli ormoni tiroidei (ipo o iper tiroidismo).

LE SAPONINE DELL’IPPOCASTANO E DELL’EDERA

L’escina estratta dall’Ippocastano e l’ederina estratta dall’Edera, sono i glucosidi attivi anticellulitici. Influiscono positivamente soprattutto nei primi stadi della cellulite, sulla rimozione dei liquidi interstiziali. Hanno un’accertata e sperimentata attività antiedemigena ed un positivo effetto sulla abnorme permeabilità capillare.

ALTRI ESTRATTI NATURALI

Poiché la cellulite abbiamo detto derivare da un’alterazione della permeabilità capillare, sicuramente 
l’uso dell’estratto di Centella asiatica risulta più che idoneo. la centella, rinforzando ed elasticizzando le pareti dei vasi sanguigni, favorisce la corretta circolazione periferica ed è quindi indicata per prevenire e trattare varici, riducendo la permeabilità capillare e l’edema sottocutaneo. Accanto alla Centella possiamo trovare anche l’estratto di Rusco che invece ha azione drenante e va ad agire in caso di problematiche come vene varicose o insufficienza venosa. Entrambi infatti vengono usati nel trattamento non solo della cellulite, ma anche di gambe stanche e pesanti. In associazione a questi due per migliorare la funzionalità del microcircolo possiamo anche trovare l’estratto di Vite rossa, antinfiammatorio, tonico e vaso protettore.

Poiché la cellulite viene ritenuta un’infiammazione del tessuto si consiglia anche l’uso di estratti come l’estratto di Bromelina (estratto del gambo dell’ananas). L’ananas è un potente antinfiammatorio, tant’è che è stato messo in commercio pure un farmaco antinfiammatorio con questo principio. In dosi inferiori viene quindi usato, sotto forma di estratto naturale, nel trattamento della cellulite. Inoltre ha azione diuretica andando a ridurre il ristagno di liquidi tipico della cellulite. Proprio per questa azione diuretica, le si può anche affiancare l’estratto di Cetriolo e l’estratto di Ribes nero, entrambi usati per la loro azione depurativa e drenante.

LE MIE PREPARAZIONI

Nelle mie preparazioni ho usato tutti questi estratti per preparare un gel anticellulite, un roll-on anticellulite ed una crema anticellulite. Per cercare di utilizzare tutti gli estratti si possono inserire alcune sostanze nel gel, altre nel roll-on ed altre nella crema, ed avere così un trattamento completo. Purtroppo più di una certa percentuale di sostanze attive i prodotti non la accettano, da qui nasce quindi l’esigenza di creare formulazioni distinte, così da poter agire su più punti con un effetto sinergico.









L’ultima innovazione nel trattamento della cellulite, è stata produrre una formulazione roll-on così da facilitare e accelerare l’applicazione anche nei momenti in cui la routine quotidiana non ce lo concede, o quando ancora si necessita una rapida asciugatura del prodotto sulla pelle.

Vi ho riportato qui una foto rappresentativa del mio:


- gel anticellulite, 

- roll-on, 

- crema anticellulite. 


Grazie per avermi seguita anche oggi,
non esitate a contattarmi: manfrinato91@gmail.com

A presto,
Jessica Manfrinato

P.S. Come promesso nel prossimo post vi parlerò del balsamo balsamico all'olio 31, quindi....continuate a seguirmi :)






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